L’abbiamo sempre saputo che la vita di Ezio è stata un dono… ora lo sapranno tutti gli scout dell’Agesci
A cura di Paola Fedato
Presidente Fondazione Ezio Migotto
«Vi siete mai chiesti di che Religione era Ezio? Un cristiano non bigotto, scevro da moralismi e da clericalismi! Le cose sacre per lui (Dio, la creazione, la natura, le persone, soprattutto i ragazzi/e, la scuola, la casa…) non avevano bisogno di “benedizioni” istituzionali per esistere! Ci sono e basta!».
Il ricordo di Don Renzo fa ricomparire Ezio davanti ai miei occhi ogni volta che mi capita di rileggerlo tra le pagine dedicate alla sua memoria sul sito della Fondazione; queste ed altre parole di chi ha voluto dedicargli un pensiero contribuiscono a fare in modo che la vita di Ezio, vissuta nel segno di un’essenzialità profonda e laboriosa, continui ad essere raccontata.
«La tenacia, la costanza, lo spirito di sacrificio e l’entusiasmo che serve per scalare una vetta, sono virtù che Ezio ha messo a frutto in ogni ambito della sua vita, in particolare nell’educazione, sia come stimato docente nelle scuole superiori, che nello scautismo. […] Ci ha insegnato concretamente l’importanza che ogni luogo non va semplicemente utilizzato, ma deve essere motivo e spunto di relazioni educative.».
Per tutti gli Scout d’Italia c’è una casa ad Andreis che oltre al nome di Ezio custodisce il suo stile; nessuno torna a casa dal Friuli Venezia Giulia e da Andreis senza portarsi dentro la convinzione che “il Bene si può e si deve fare bene”. Per queste ragioni la decisione di Capo Guida e Capo Scout di riconoscere ad Ezio l’onore di una benemerenza non ci sorprende… ma ci riempie di gioia.
Qualche volta mi è capitato di partecipare alla consegna di uno di questi riconoscimenti durante il Consiglio Generale; sono momenti carichi di emozione e di senso in cui non si può fare a meno di commuoversi al cospetto di vite profondamente segnate dalla Promessa Scout che ci hanno lasciato una traccia da seguire, un esempio a cui guardare.
Nella lettera che accompagna la richiesta del riconoscimento si ricorda in particolare il legame tra Ezio e la Valcellina: «In quelle terre ha saputo avvicinarsi alla gente, capirne le necessità ed i bisogni, affiancarsi ed ispirare fiducia così da divenire un vero punto di riferimento. Ha saputo intuire e mettere in pratica quel modo di vivere la montagna che significa custodirla, rispettarla ed accoglierla anche nelle sue asprezze, ma anche godere delle relazioni che vi possono nascere.».
Con queste motivazioni la vita di Ezio è stata considerata degna di benemerenza:
Noi lo abbiamo sempre saputo che la vita Ezio è stata un dono per chi ha incrociato la sua strada… adesso lo sapranno tutti gli scout dell’Agesci!
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Concorso di pionieristica
Raccogliendo la sfida lanciata dalla fondazione con il bando intitolato “Torniamo ad abitare i boschi” il Reparto “B. Frattini” Spilimbergo 1 si è aggiudicato il premio (una tenda da campo mobile) per la miglior costruzione da campo realizzata nell’estate 2021.
È stata premiata la “prontezza” con cui le guide e gli esploratori hanno trasformato la difficoltà di dover dividere la squadriglia in 2 tende in una sfida da affrontare con creatività e competenza. Tenete d’occhio il sito della Fondazione… ci saranno altre sfide da cogliere e qualche “premio” da conquistare!
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Giornata migottologica
Anche quest’anno la Fondazione Ezio Migotto, organizza una giornata di incontro e di volontariato ad Andreis in memoria di Ezio. L’esperienza vissuta in questi primi anni ci ha convinto della bontà di questa iniziativa e il desiderio di condividere di nuovo un tempo di servizio in un territorio caro a tutti, con uno stile che stiamo cercando di custodire e trasmettere, ci incoraggia ad invitare tutti gli scout della Regione. Ci dedicheremo alla cura del paese (andando incontro ad alcune esigenze di manutenzione degli spazi pubblici) e della Base scout, gustandoci lo stare in compagnia e un po’ di fatica come piaceva ad Ezio.
La proposta è rivolta sia ai singoli che alle unità e/o comunità capi. Potrebbe essere una buona idea per un’uscita di comunità in cui ritagliarsi un tempo di servizio condiviso.
Quest’anno la giornata (che nella data fissata a settembre non si è svolta a causa del maltempo) verrà organizzata per il 3 aprile.
Vi raggiungeremo per tempo con l’invito!