25.04 Le nostre Brownsea

Palcoda e Praforte

Storie di paesi abbandonati

A cura di Anna Lazzati

Guida naturalistica

 

Sparsi nell’area montana del Friuli Venezia Giulia si nascondono diversi paesi abbandonati. Luoghi pieni di fascino e malinconia che con i loro muri cadenti e le loro storie fatte spesso di fatica e povertà, evocano il tema dell’abbandono, della rinascita e della possibilità.

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di incontrare stalle o case abbandonate. Molti avranno indugiato ad osservarne i muri e gli scuri cadenti per poi proseguire sulla propria strada, altri si saranno avventurati a varcare l’uscio per esplorare ciò che rimaneva della vita passata di quei luoghi.

La Val Tramontina è la valle che conserva il maggior numero di borghi abbandonati in Regione e tra questi c’è Palcoda, un piccolo nucleo di case, in comune di Tramonti di Sotto. Per visitarlo basterà affrontare una camminata di circa 300 metri di dislivello. Questo piccolo abitato, disperso ed isolato, ospitava, tra le tante, la famiglia Masutti che si era specializzata nella produzione e vendita di cappelli di paglia. Dalle loro montagne la merce partiva in direzione di Rotterdam dove i cappelli venivano venduti. Nonostante il miraggio di una vita nuova in Olanda, la famiglia è sempre rimasta attaccata alla propria terra natale tanto da essere gli ultimi, negli anni Venti del secolo scorso, ad abbandonare il paese.

Spostandoci più a est merita sicuramente una visita l’abitato di Praforte, sul versante sud del monte Ciaurlec, in comune di Castelnovo del Friuli. La salita dalla frazione di Almadis ci permette di camminare sulle clapadorie, antiche strade lastricate in pietra locale, un tempo costeggiate da orti e frutteti che ora sono immerse in boschi di ciliegi e castagni. Il paese fu abbandonato a partire dal 1963 a causa di una frana che sembrava minacciare l’abitato. Solo da pochi anni il comune ha permesso ai proprietari di sistemare le strutture. Lentamente sono tornate le galline, gli orti e nei weekend è possibile trovare qualche membro della famiglia Bortolussi che sarà sicuramente disposto a raccontare la storia del paese.

In passato le grandi esplorazioni portavano soprattutto lontano. In questo tempo dove sembra che l’uomo abbia esplorato ogni centimetro quadrato del nostro pianeta, il “NEW WILD” va ricercato in quegli spazi abbandonati, spesso vicini alla città, dove la natura ha riconquistato ciò che gli era stato strappato nei secoli, ricreando luoghi nuovi tutti da riscoprire.

 

 

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Fotografia Marco Pascolino