26.04 Tra cielo e terra

Le nostre Brownsea

Tra cielo e terra

I confini diversi della natura

A cura di Anna Lazzati

I confini in natura sono ben diversi da quelli che noi uomini abbiamo creato e costruito nello scorrere della storia. La natura non ha frontiere definite e fisse, tutto è in movimento e nulla è eterno, la cima di una montagna si consuma e una costa viene erosa. Nella nostra mente appena sentiamo la parola confine ci immaginiamo una sbarra, polizia di frontiera e lingue differenti. Se penso invece ad un confine naturale, il primo che mi viene in mente è quello tra terra e cielo, per noi invalicabile a meno di non prendere il volo con qualche mezzo di trasporto diverso dai nostri piedi.

A monte di Sauris di Sopra, tra sella Festons e sella Rioda, corre un piacevole sentiero in cresta che ci porta a viaggiare tra i 1800 metri e i 2000 metri di quota, circondati, nella stagione estiva, da prati verdeggianti di alta quota, dove il salto tra il verde della terra e l’azzurro del cielo è dolce ed al tempo stesso spettacolare. Possiamo salire da Sauris di Sopra e dopo 500 mt di dislivello seguire la linea di cresta gustandoci poi la discesa a sella Rioda per rientrare in paese. Un itinerario per clan ed alta squadriglia che regala pace e ci riporta nella giusta dimensione dell’uomo rispetto alla natura.

Un altro confine naturale è quello tra la terraferma ed il mare. Per un Branco che ama esplorare posti nuovi merita sicuramente il sentiero della Salvia, un piacevolissimo sentiero ad anello tra Aurisina e Santa Croce: pochissimo dislivello e pochi chilometri di lunghezza con una natura in continua evoluzione. Nella prima parte il mare occupa il nostro orizzonte mentre nel tratto di rientro ci troveremo a passare nella classica pineta del Carso.

I confini della natura sono talvolta poco visibili all’uomo come ad esempio il passaggio di uno spartiacque. Nella nostra regione a Camporosso corre un importante spartiacque: tutta l’acqua che cade da Camporosso verso Pontebba prosegue il suo viaggio verso il Tagliamento ed il mar Adriatico mentre tutta la pioggia che cade da Camporosso verso Tarvisio e fino al confine di stato, grazie ad una leggera pendenza, prosegue il suo viaggio fino a sfociare addirittura nel Mar Nero. Chi poteva pensare mai che la pipì degli EG al campo fatto a Fusine potesse finire così lontano!

 

 

foto di Sebastiano Fogolin