26.05 Spiritualità e storia, sempre a contatto con la natura

Route in regione

Spiritualità e storia, sempre a contatto con la natura

Il Cammino delle Pievi in Carnia

A cura di Bruno Mongiat

Il Cammino delle Pievi, a cura dell’Arciconfraternita dello Spirito Santo “Pieres Vives” di S. Pietro in Carnia, è la proposta di un itinerario di fede e cultura che porta a conoscere 10 antiche Pievi, 2 Santuari e antiche chiese per giungere alla Pieve Madre, già sede vescovile, S. Pietro in Carnia.

Ha come scopo quello di far vivere ai pellegrini un’esperienza spirituale unitamente a una valenza culturale e a una scoperta della bellezza della natura e della terra abitata in Carnia. È percorribile a piedi o in bicicletta e si sviluppa in 20 tappe, su piste forestali, pochi tratti di strada asfaltata e, per buona parte, su sentieri/mulattiere curati dalle 4 sezioni del Club Alpino Italiano della Carnia, privi di difficoltà.

Il percorso, che è ad anello con partenza e arrivo a Cjase Emmaus di Imponzo di Tolmezzo, è lungo circa 260 chilometri, con un dislivello positivo e negativo di circa 10.000 metri; la lunghezza delle 20 tappe va da un minimo di 3,5 km a ad un massimo di 23,4 km. Il loro dislivello va da un minimo di 52 mt ad un massimo di 1351 mt in salita; e da 132 mt a 1230 mt in discesa. L’itinerario è contrassegnato da un segnavia bianco-giallo e da tabelle con logo e freccia direzionale; nei sentieri CAI il segnavia è il convenzionale bianco-rosso.

Per una dettagliata illustrazione di ogni tappa si rimanda alla “Guida al Cammino delle Pievi in Carnia”, Moro Editore 2018, oppure al sito www.camminodellepievi.it, col consiglio di leggere primariamente le “note per il cammino”.

Con la premessa che le prime 7 tappe sono brevi e fisicamente poco impegnative, di seguito mi soffermo sulle prime 10.

Imponzo – Pieve di S. Floriano-Illegio. Tappa che richiede poco impegno fisico per la sua brevità e per la pendenza del sentiero in salita. Panoramica nella parte alta e rilassante nel tratto che va dalla Pieve a Illegio.

Lunghezza: km 3,5; dislivelli: ↑ 355mt ↓ 185mt; tempo 1,20’ ore

Illegio – Pieve di S. Maria Oltrebut – Tolmezzo. Tolta la parte centrale, si sviluppa su strada asfaltata. Il percorso permette la visione dell’impressionante parete occidentale del monte Amariana (m 1906) col suo conoide morenico in avanzata fase di colonizzazione.

Lunghezza: km 7,5; dislivelli: ↑ 97mt ↓ 283mt; tempo 2,20’ ore

Tolmezzo – Pieve di S. Stefano di Cesclàns. Percorso un po’ impegnativo su strada asfaltata nel tratto iniziale; all’interno di un bosco, dapprima su sentiero in salita e poi su strada sterrata nella parte centrale; su asfalto in salita per circa un chilometro e mezzo e in piano per due sino all’abitato di Cesclàns per poi salire alla sovrastante vicina Pieve.

Lunghezza: km 9,5; dislivelli: ↑ 137mt ↓ 173mt; tempo 3 ore

Cesclàns – Pieve di S. Martino di Villa di Verzegnis. Questa tappa permette di conoscere il particolare ambiente dei rilievi arrotondati dall’erosione da parte dell’antico ghiacciaio. Percorso un po’ impegnativo che, nel primo tratto, si sviluppa su strada asfaltata; all’interno di un bosco nella parte centrale; su strada asfaltata in due salite e due discese nella parte terminale. Suggestivo l’attraversamento del ponte sul lago di Verzegnis.

Lunghezza: km 12,2; dislivelli: ↑ 460mt ↓ 368mt; tempo 5 ore

Villa di Verzegnis – S. Maria Maddalena di Invillino. Tappa di modesto impegno fisico su strada asfaltata, permette di apprezzare il percorso della parte terminale dell’alto corso del Tagliamento; con brevi deviazioni si possono ammirare la cascata “Plére”, la chiesetta di “Madone dal Puint” e il sito archeologico del Col di Zuca.

Lunghezza: km 6,4; dislivelli: ↑ 142mt ↓ 180mt; tempo 2 ore

Invillino – Pieve dei SS. Ilario e Taziano di Enemonzo. Tappa breve che richiede poco impegno e permette di apprezzare i rilievi delle colline carniche comprese tra il torrente Degano e il Tagliamento.

Lunghezza: km 10,2; dislivelli: ↑ 295mt ↓ 262mt; tempo 3.40’ ore

Enemonzo – Pieve di S. Annunziata di Socchieve. Il brevissimo percorso, che richiede un basso impegno, porta sulle colline moreniche del Tagliamento e permette di apprezzare la dolcezza dei declivi e il fresco offerto dai boschi attraversati.

Lunghezza: km 6,1; dislivelli: ↑ 147mt ↓ 137mt; tempo 2.20’ ore

Socchieve – Pieve di S.M. del Rosario di Forni di Sotto. Tappa che, per la sua lunghezza, nella prima parte richiede un notevole impegno fisico, ma permette di conoscere il Tagliamento nella sua parte più naturale e sconosciuta; lasciato il fiume, ci si inoltra nel suo alto bacino caratterizzato dalle splendide Dolomiti Friulane.

Lunghezza: km 19,6; dislivelli: ↑ 550mt ↓ 150mt; tempo 6.30’ ore

Forni di Sopra- Santuario di S. Osvaldo di Sauris di Sotto. Itinerario lungo e panoramico che consente sia di ammirare le creste delle Dolomiti Friulane sia di attraversare le Alpi Carniche. È possibile dividerlo in due giorni, pernottando a Casera Tragonia, oppure diminuirne il dislivello, usufruendo delle seggiovie fino a malga Varmòst.

Lunghezza: km 18,3; dislivelli: ↑ 1351mt ↓ 1046mt; tempo 7 ore.

 

 

 

Fotografia Bruno Mongiat