Un EPPPI sul confine
A cura di Gabriele Cralli e Patrizia Geremia (IABR Branca RS)
Negli ultimi tempi è tornato alla ribalta il tema dei confini nazionali. A ben pensare, però, con confini reali o figurati abbiamo a che fare ogni giorno: l’esperienza della pandemia ci può aver portato a pensare ai confini tra le persone; il mondo dell’informazione, sempre più polarizzato, può portare a chiederci se esistano e/o quanto siano sfumate le frontiere tra due opinioni e se effettivamente le possiamo esplorare; le missioni spaziali spostano sempre più in là il confine che possiamo raggiungere come esseri umani, ma al contempo il confine tra un mondo ingiusto e uno più giusto è sempre avanti a noi. Troviamo quindi sia importante interrogarsi sui confini, “sull’aldiquà e sull’aldilà”, sulle similitudini e le differenze nel nostro mondo di oggi, nell’ottica di “costruire ponti e non muri” come dice Papa Francesco richiamando la nostra missione di cattolici e di scout.
La nostra regione ha molto da offrire, da questo punto di vista: coesistono diverse identità; abbiamo una Storia dolorosa di assolutismi, odio e amore, guerra e pace, confini mobili e frontiere invalicabili; esistono casi virtuosi di collaborazioni transfrontaliere; qui sul confine si è potuto respirare la nuova, fresca aria dell’Europa quando finalmente sono state finalmente rimosse le sbarre confinarie; negli ultimi anni ci siamo scoperti ancora una volta “uomini di frontiera” nel portare il nostro aiuto ai migranti della rotta balcanica.
Abbiamo quindi pensato che questo fosse il momento ideale, e che la nostra Regione fosse il posto giusto, per ragionare con i ragazzi di confini e frontiere e organizzare quindi un EPPPI con questo tema.
Vorremmo che alla fine dell’estate i rover e le scolte facessero strada sui nostri confini, che ne vivessero la realtà, che potessero fare esperienza di Europa e ragionare serenamente sul loro futuro e su quello dell’Unione; ci piacerebbe che potessero scoprirsi “uomini della frontiera”, mettersi alla prova, fare esperienza di realtà nuove e farsi più domande possibile per sviluppare una cittadinanza più consapevole col “l’altro” al centro. Perché, citando ancora Papa Francesco,
«Dall’intimo di ogni cuore, l’amore crea legami e allarga l’esistenza quando fa uscire la persona da sé stessa verso l’altro» (Fratelli Tutti, 88).
Fotografia Andrea Cralli