26.19 Scautismo italiano a Fiume

Territorio

Scautismo italiano a Fiume

Esperienze scout oltre confine

A cura del Centro Documentazione Scout FVG

 

La fotografia non reca la data, ma non è difficile immaginarla. Tra il folto gruppo di un riparto di scout dell’ASCI di Fiume si notano infatti alcuni avanguardisti. Facile ritenere che fossero amici di quei ragazzi con il fazzoletto al collo, anche se li separavano due modi diversi di vivere il rispettivo tempo libero. Erano anni in cui gli scout italiani furono obbligati dalle direttive del regime a portare sulle fiamme e sui guidoni la dicitura ONB, Opera Nazionale Balilla, preludio allo scioglimento dello scautismo, avvenuto tra il 1927 e il ‘28.

A Fiume, la notizia vi sorprenderà, furono attivi in quel periodo ben cinque riparti dell’ASCI, oltre a una sezione del CNGEI!

Nel 1947 un capo scout dell’ASCI fiumana, Eligio Serdoz, esule a Udine, diede il suo apporto alla guida del gruppo dell’ASCI Udine IX – che ebbe peraltro vita brevissima -tra gli orfani del collegio Tomadini.

 

 

(Foto: cortesia dell’archivio AVGS, Associazione Volontari per i Giovani e lo Scautismo di Monfalcone).