forMetoDO – LC: La Relazione Educativa tra Gioco e Riflessione

“Quello che basta”: La Relazione Educativa tra Gioco e Riflessione

Nel cuore della proposta scout, la relazione educativa è il pilastro su cui si costruiscono esperienze significative, non solo per i bambini, ma anche per chi li accompagna nel loro cammino di crescita. Durante il #forMEtoDO25, l’attività della branca LC ha avuto l’obiettivo di esplorare e rafforzare la consapevolezza di cosa sia realmente la relazione educativa, attraverso una proposta che ha saputo mescolare ascolto, confronto e gioco, ispirandosi ai toni del racconto “Quello che basta” di Silvia Crocicchi.

Un Progetto Ambizioso e Collaborativo

Sei grandi architetti — Terzo Piano, Zaha Hathi, Carlo Scarpone, Santiago Calatripode, Gae Auveloci e Le Cambusier — sono stati incaricati di progettare e costruire nuove strutture per il gruppo scout Isonzo 25, spazi che riflettano le relazioni che si vivono al loro interno. Un compito impegnativo, che ha richiesto il coinvolgimento attivo dei presenti. L’idea era quella di creare una rappresentazione concreta di come la relazione educativa può plasmare un ambiente sano e funzionale per la crescita dei bambini.

L’Identikit del Bambino e le Dinamiche Educative

La prima parte dell’attività si è concentrata sui coprotagonisti della relazione educativa: i bambini. I VVLL/CCAA, divisi in gruppi, hanno costruito un “identikit del bambino” in cui hanno esplorato gli aspetti essenziali dei fratellini e delle sorelline che vivono il loro servizio. Hanno analizzato cosa i bambini vivono positivamente nel contesto scout e dove invece incontrano difficoltà.

Su queste riflessioni si è innestato l’intervento di Marta Vidoz, psicologa dell’età evolutiva, che ha guidato i capi a comprendere meglio i bambini di oggi, evidenziando alcune dinamiche legate ai contesti familiari, all’uso della tecnologia e ai ritmi di vita frenetici che i giovani affrontano. Il suo intervento si è concluso con un’attività immaginativa, in cui i capi hanno ricordato un episodio significativo della loro infanzia in relazione ad un adulto, riflettendo su come avrebbero voluto che l’adulto si comportasse in quella situazione. Un momento che ha stimolato una profonda riflessione sull’importanza dell’interazione tra educatori e bambini.

Gioco e Riflessione: Esplorare la Relazione Educativa

L’attività è poi proseguita con alcuni giochi simbolici — Jenga, Shangai e Scimmie Volanti — che hanno aiutato i partecipanti a esplorare i concetti fondamentali della relazione educativa. Ogni parola chiave selezionata o eliminata ha stimolato il confronto su ciò che è imprescindibile per costruire un ambiente educativo solido e coeso. Questi giochi, pur nella loro semplicità, hanno permesso ai capi di riflettere sulle dinamiche relazionali in modo ludico e coinvolgente.

Ogni gruppo ha poi scelto un meme del gioco “Do You Meme” per rappresentare la relazione educativa, creando un momento di confronto creativo e di sintesi tra i vari gruppi.

Un Simbolo di Continuità: Il Ponte

A chiudere la giornata è stato un simbolo di continuità: il ponte, che ha incarnato il desiderio di continuare a costruire relazioni educative solide, sia con i bambini che tra gli adulti. Il ponte ha rappresentato anche la possibilità di proseguire questa formazione nelle proprie zone, esplorando altri ambiti di relazione e proseguendo il lavoro iniziato durante il #forMEtoDO25.

L’attività ha quindi dimostrato che la relazione educativa non è solo una questione di insegnamento, ma un processo dinamico che coinvolge ascolto, riflessione e azione, dove ogni gesto e parola può avere un impatto profondo sulla crescita dei giovani. La giornata è stata un’occasione di crescita per tutti i capi, che hanno potuto riflettere su cosa significa davvero educare e come, attraverso un approccio autentico e consapevole, possano costruire relazioni che durano nel tempo e che sono alla base di ogni percorso educativo scout.