“Relazioni etiche, sane e di cura”: la sfida educativa che parte dal cuore

Durante l’Assemblea Regionale AGESCI del Friuli-Venezia Giulia, tenutasi al Ricreatorio San Michele di Cervignano, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare e riflettere assieme alla voce autorevole di

Andrea, capo siciliano e membro del gruppo di lavoro che ha redatto il documento “Relazioni etiche, sane e di cura”.

La sua testimonianza, profonda e coinvolgente, ha toccato le corde più autentiche del servizio educativo scout, ribadendo che lo scautismo non è un esercizio di autorità, ma una relazione viva fondata sulla fiducia, sulla responsabilità e sulla cura.

“Lo scautismo nasce come autoeducazione, ma in AGESCI questo si traduce in educazione in comunità. Nessuno cresce da solo.”

Andrea ha sottolineato come ogni relazione educativa debba essere bilanciata, rispettosa e attenta alla vulnerabilità di chi educa e di chi è educato. Quando l’equilibrio viene meno – per esempio, quando si esercita un’autorità assoluta o si fa leva sul senso di colpa – si entra in territori fragili e a rischio. L’abuso della fiducia è un tradimento educativo che lascia segni profondi.

Non è mancato un richiamo alla vocazione del capo, che non può essere data per scontata.

“Anche il capo è una persona in crescita. Per educare con cura, deve essere a sua volta accompagnato, sostenuto nella sua vocazione.”

Nel documento – e nell’intervento di Andrea – emerge chiaramente che educare è un atto spirituale, e che ogni relazione autentica si muove nella consapevolezza di un mistero, come quando si entra in una chiesa: qualcosa di sacro, che non va violato, ma custodito.

Infine, Andrea ci ha lasciati con un’immagine potente, tratta dal libro delle storie di Mowgli:

“Mowgli è accolto per quello che è, e solo dopo gli viene proposto un cammino. Non ci viene chiesto di ‘aggiustare’ i ragazzi, ma di generarli alla fiducia in sé stessi e nella relazione.”

Il documento ci offre non solo strumenti, ma chiavi di lettura per accompagnare davvero con etica, cuore e competenza. Ci chiama a prenderci cura non solo dei ragazzi, ma anche di noi capi e delle nostre comunità.

Documento nel link:

https://www.agesci.it/?wpfb_dl=54538